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C O M M E N T I


Riflessione sui Messaggi di Medjugorje di Don Renzo Lavatori
Messaggi...
 
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Messaggio a Marija del 25 agosto 2016

"Cari figli! Oggi desidero condividere con voi la gioia celeste. Voi, figlioli, aprite la porta del cuore affinché nel vostro cuore possa crescere la speranza, la pace e l’amore che solo Dio dà. Figlioli, siete troppo attaccati alla terra e alle cose terrene, perciò Satana vi agita come il vento lo fa con le onde del mare. Perciò la catena della vostra vita sia la preghiera col cuore e l’adorazione a mio Figlio Gesù. A Lui offrite il vostro futuro per essere in Lui gioia ed esempio per gli altri con le vostre vite. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Commento teologico di Don Renzo Lavatori*


Il messaggio inizia con l'annuncio della "gioia celeste". L'animo ne percepisce il profondo valore, in quanto la gioia è da tutti desiderata ma da pochi goduta. Infatti essa non proviene dalla terra ma viene dal cielo (celeste) cioè da Dio quale fonte unica e inesauribile di serenità interiore e di pace. Le creature umane invece vogliono trovarla nella realtà terrena e mondana, la quale purtroppo non possiede la capacita di offrire la gioia totale e costante. Le cose della terra illudono, sconvolgono, confondono i cuori, che restano prigionieri della futilità e vanità. Alla fine si ritrovano soli e sconsolati. Soltanto Dio, il Sommo Bene, ci dona la gioia inesauribile del suo amore, rivelato e riversato in noi attraverso il suo Figlio Gesù. La Vergine lo ripete insistentemente: "figlioli, aprite la porta del cuore affinché nel vostro cuore possa crescere la speranza, la pace e l'amore che solo Dio dà".
Sono parole sacrosante che dovremmo custodire gelosamente nel nostro animo. Soprattutto quando ci sentiamo più provati e addolorati, soli e sfiduciati. Allora queste parole dovrebbero risuonano fortemente e di continuo dentro dì noi, per ritrovare la gioia di vivere e di amare. La ricorrente tentazione sta nel dimenticarle e perdersi nei legami terreni., dove Satana vuole renderci suoi prigionieri e schiavi: "Satana vi agita come il vento fa con le onde del mare ". Quante volte in effetti siamo sballottati a destra e a sinistra, sconvolti e confusi nella nostra mente, sconsolati e agitati nel cuore, come un mare in tempesta. Questo è lo scopo principale del Maligno: togliere la serenità e la pace interiore. Quando riesce ad attuare ciò, egli è soddisfatto, perché da qui provengono direttamente tutte le altre sofferenze e amarezze che ci trascinano lontano dalla quiete del cuore e ci rendono perpetuamente agitati, ansiosi, nevrotici.
Per poter riconquistare la calma lo strumento più efficace e più a portata di mano resta la preghiera, fatta con il cuore, nel senso che deve sgorgare dal di dentro ed esplodere con tutto l'ardore e la fede per essere liberati e ristorati dalle insidie sataniche. La preghiera è come un'ancora di salvezza, una solida catena che ci sottrae dagli urti della tempesta e ci conduce al porto sicuro e tranquillo, dove ci aspetta Gesù nostro amabile Salvatore. Lo dice con chiarezza la Vergine Maria: "la certezza della vostra vita sia la preghiera col cuore e l'adorazione al mio Figlio Gesù ". Non possiamo distaccarci da Gesù, vagando nel mondo come anime disperate e smarrite. Se restiamo avvinti a Lui, pur attraversando la bufera, noi veniamo salvati e sorretti in modo da non perire. Ravviviamo costantemente tale fede in Cristo, sopratutto con la adorazione eucaristica, che costituisce il balsamo e il farmaco della salute del corpo e dell’anima. Quando passiamo davanti ad una chiesa, fermiamoci e sostiamo di fronte al tabernacolo dove sta perennemente Gesù Eucaristico. Se passeggiamo nelle vie delle nostre città, per lungo tempo ci incantiamo ad ammirare le vetrine dei negozi e perdiamo tempo dietro a tante stupidità. Invece non c'è mai tempo per una sosta nella casa del Signore dove sta il vero tesoro!
Là, anche per pochi minuti, troveremo l'aggancio che ci porta in salvo, troveremo la gioia di riprendere il cammino e di ricuperare la speranza contro ogni disperazione. Lui, Lui solo, Gesù, costituisce la ragione di essere e di agire per ciascuno di noi, la ragione per soffrire e offrire con amore, per raggiungere la vera gioia e pace interiore. Così possiamo diffondere attorno a noi il soave profumo dell'amore che scaturisce da Cristo e si dissemina nelle persone che incontriamo ogni giorno, anch'esse affamate e desiderose di gioia, come viene detto: "a Lui offrite il vostro futuro per essere in Lui gioia ed esempio per gli altri ".
O Vergine Maria, fa che non restiamo indifferenti ai tuoi dolci richiami, ma rendici pronti ad ascoltarli e viverli per trasformare la nostra vita in un cantico di amore come hai fatto tu. O Madre Buona e santa, portaci per mano affinché possiamo conoscere e amare il tuo Figlio Gesù e restare sempre uniti a Lui per allontanarci dal male e seguire ogni giorno la sua Parola di vita e di gioia. Grazie, perché siamo certi che tu ascolti benevolmente le nostre preghiere filiali e non ci abbandoni mai. O clemente, o pia, o dolcissima Madre mia.


Messaggio a Mirjana del 2 agosto 2016

"Cari figli, sono venuta a voi, in mezzo a voi, perché mi diate le vostre preoccupazioni, affinché possa presentarle a mio Figlio e intercedere per voi presso di Lui per il vostro bene. So che ognuno di voi ha le sue preoccupazioni, le sue prove. Perciò maternamente vi invito: venite alla Mensa di mio Figlio! Egli spezza il pane per voi, vi dà sé stesso. Vi dà la speranza. Egli vi chiede più fede, speranza e serenità. Chiede la vostra lotta interiore contro l’egoismo, il giudizio e le umane debolezze. Perciò io, come Madre, vi dico: pregate, perché la preghiera vi dà forza per la lotta interiore. Mio Figlio, da piccolo, mi diceva spesso che molti mi avrebbero amata e chiamata “Madre”. Io, qui in mezzo a voi, sento amore e vi ringrazio! Per mezzo di questo amore prego mio Figlio affinché nessuno di voi, miei figli, torni a casa così come è venuto. Affinché portiate quanta più speranza, misericordia e amore possibile; affinché siate i miei apostoli dell’amore, che testimonino con la loro vita che il Padre Celeste è sorgente di vita e non di morte. Cari figli, di nuovo maternamente vi prego: pregate per gli eletti di mio Figlio, per le loro mani benedette, per i vostri pastori, affinché possano predicare mio Figlio con quanto più amore possibile, e così suscitare conversioni. Vi ringrazio!”

Commento teologico di Don Renzo Lavatori*


Il messaggio può essere suddiviso in quattro momenti principali:

1. Nel primo momento Maria si presenta per quello che Ella è ed opera, cioè quale mediatrice che intercede a nostro favore presso suo Figlio: "sono venuta in mezzo a voi, perché mi diate le vostre preoccupazioni, affinché possa presentarle a mio Figlio e intercedere per voi presso di lui per il vostro bene ". In queste parole è raccolta tutta la missione che Ella deve svolgere in conformità al progetto salvifico del Padre, attuato nel Cristo incarnato, morto e risorto, per estendersi a tutti gli uomini di tutti i tempi. Maria è stata scelta per cooperare a questo meraviglioso progetto di salvezza. E, come Ella dice e mostra concretamente di fare, ha valore fondamentale anche per noi oggi la sua presenza tra di noi, in vista propriamente di attuare la missione a cui è stata chiamata quale Madre e mediatrice di grazia.
Questa verità va sempre richiamata alla nostra memoria e soprattutto al nostro cuore, affinché ci sorregga in tutti i momenti più difficili della nostra vita cristiana. Di ciò dobbiamo essere grati a tale Madre premurosa e generosa, che non abbandona i suoi figli ma li incoraggia, li accompagna, li istruisce e prega a loro favore. Che cosa di più bello e confortevole per noi? Maria va vista sotto questa luce di collaboratrice fedele del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Non ha altro interesse che vedere i suoi figli inseriti vitalmente ed efficacemente dentro tale progetto di amore divino che costituisce la nostra via concreta di salvezza.

2. Come sempre Ella pone al centro dei suoi pensieri e della sua personalità il Figlio suo: "maternamente vi invito: venite alla Mensa di mio Figlio! Egli spezza il pane per voi, vi dà sé stesso ". Sono parole ricche di valore spirituale e concreto, per farci intendere che non vi è altra strada da percorrere che essere uniti al Figlio suo e non esiste altra finalità che mettere al centro del nostro cuore e della nostra mente la persona di Gesù, per conoscerlo, amarlo, seguirlo, accoglierlo e donarlo. Come sono importanti questi concetti per la nostra autenticità cristiana!!!
Spesso noi ci smarriamo dietro ai nostri progetti puramente umani e terreni, perdendo di vista la figura di Cristo quale unico e perfetto Salvatore e redentore. Solo da lui possiamo attingere lo slancio di affrontare ogni giorno le nostre faccende, senza perderci d'animo né essere dispersi su altre vie distorte e tenebrose. Per questa ragione Ella ci invita a partecipare alla Mensa che Gesù ci prepara ogni giorno, in particolare alla domenica, il giorno del Signore. Oh! Se noi capissimo l'importanza vitale di questa Mensa divina, in cui Gesù spezza il pane della vita, ch'è la sua santissima carne immolata sulla croce, e ci offre il vino dell'amore, cioè il suo Sangue prezioso sparso per noi dal sacrificio della croce. Quante volte partecipiamo alla Messa con distrazione, frettolosamente, senza renderci conto del dono immenso che ci viene offerto per pura gratuità. Li, nella Eucaristia, troviamo ogni volta la sorgente unica di vita eterna, di verità e di bontà; là ci conduce la Madonna, perché sa che quella è la fonte perenne da cui sgorga l'acqua che disseta tutte le brame del nostro essere e risana ogni malattia che ci tormenta. Ella si premura di allontanarci dalle acque malsane delle cisterne terrene, dove si raggira morte più che vita.

3. In tale contesto Maria ci raccomanda con insistenza e ardore: "Egli vi dà la speranza. Egli vi chiede più fede, speranza e serenità. Chiede la vostra lotta contro l'egoismo, il giudizio e le umane debolezze ". In queste parole è raccolto il programma di una sana vita cristiana, vissuta con impegno e coerenza sotto la sua materna protezione. Certamente si tratta di una lotta e non di una morbida passeggiata. Ciò comporta che non possiamo adagiarci sui nostri comodi egoismi e sui nostri interessi materiali, ma dobbiamo restare svegli e attenti affinché il nostro cuore sia attratto anzitutto verso la verità di Cristo contenuta nel vangelo e non venga sottoposto alla schiavitù delle cose effimere di questo mondo vanitoso. Si richiede uno sforzo continuo ma felice, sorretto dalla grazia divina e dall'amore materno di Maria, se facciamo spazio alla preghiera, come viene ribadito anche questa volta: "perciò io, come Madre, vi dico: pregate, perché la preghiera vi dà forza per la lotta interiore ". Le medesime raccomandazioni ha ripetuto nel precedente messaggio del 25 luglio. In fondo la cosa essenziale sta nel non staccare mai il filo dalla sorgente che comunica la corrente della luce, cioè non perdere la connessione col Cristo. Questo filo innestato nella spina luminosa è precisamente la preghiera, che ci consente di essere connessi giorno e notte con Gesù.

4. L'ultimo richiamo riguarda i pastori, vescovi e sacerdoti. Ancora una volta un appello accorato, che non possiamo fare a meno di ascoltare con estrema attenzione e urgenza: "cari figli, di nuovo maternamente vi prego: pregate per gli eletti di mio Figlio, per le loro mani benedette, per i vostri pastori, affinché possano predicare mio Figlio, con quanto più amore possibile ". Si nota una giusta preoccupazione rivolta ai ministri sacri. Ciò significa che a Maria sta a cuore la situazione del clero. In particolare punta l'attenzione al fatto che essi devono tornare a svolgere il ruolo specifico a loro spettante nella chiesa. Occorre veramente che i sacerdoti siano i predicatori e i testimoni credibili della verità e dell'amore di Gesù. Spesso si perdono su molteplici gestioni terrene e sociali, che hanno pure il loro peso ma non giungono alla radice di ogni male per guarire e redimere l'umanità sofferente e dolente. Soltanto la verità e l'amore di Gesù offrono la soluzione salvifica alle difficoltà più complesse e profonde, dove neanche la medicina più avanzata o la psicologia o la scienza o i soldi possono dare una soluzione definitiva. Da qui l'urgenza di condurre a Cristo le creature umane affamate e assetate di verità e di amore nel senso compiuto. Solo lui ci offre il farmaco della immortalità, guarendoci, purificandoci, ricolmandoci di serenità e di vitalità, come egli stesso ha promesso: "venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò".

O Maria, madre nostra e madre dei sacerdoti, noi ti rivolgiamo la nostra umile preghiera, affinché tu possa benedire, proteggere, illuminare e riscaldare del tuo amore i pastori che sono stati chiamati a guidare il gregge verso l'unico vero sommo Pastore Gesù. Noi ci impegniamo a essere vicini ad essi, ad amarli, incoraggiarli, aiutarli. Senza di loro non sussiste né vive la chiesa di Dio; la loro opera è indispensabile per attingere alla Mensa della carne e del sangue di Cristo; per ottenere il perdono dei nostri peccati ed essere condotti sulla strada del vero bene a favore dell'umanità. Grazie, o Madre pietosa, perché tu ci ascolti sempre e noi Confidiamo in te.





* Don RENZO LAVATORI, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia di Teologia, docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre Università ecclesiastiche di Roma. Conosciuto per numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria.

Originale sul Blog “Messaggi di Medjugorje“ http://goo.gl/Qnwh5I


 
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