Ti hanno accolto, Gesù, mani pietose,
delicatamente il tuo corpo ha trovato dimora
nelle braccia del buon giudeo,
il discepolo nascosto

il corpo martoriato
morto nell’umana realtà,
tu, strumento indifeso di salvezza
e tu stesso Redentore

nel livido tramonto del colle di morte
ti hanno avvolto nel puro velo,
amorevolmente hanno spiegato
il sacro lino sulle profonde piaghe ,
in un candido manto ti hanno preservato

la morte non ha vinto su di te
si è compiuto il tempo terreno
della breve esistenza ,
tu, plasmato da Dio,
segnato dalla sua divina volontà

splendente di luce nel buio sepolcro
hai abbandonato la tua veste nuziale,
traversandola come dardo scoccato,
sei tornato a sederti alla destra del Padre
rivestito del corpo del Risorto

e voi donne, incredule e sgomente,
dove cercherete il Signore?
Non nella dispersione della carne
ma nella gloria del cielo,
non nelle spoglie mortali
ma nell’eterna casa di Dio

Gesù, hai donato il pane della vita
il respiro dello spirito d’amore,
traboccano le nostre labbra
del tuo cibo sacrificale

il sangue effuso ha bagnato
il sacro lenzuolo,
testimone silente della resurrezione,
le tracce impresse nelle bende
hanno sconfitto il peccato,
i nostri cuori esultano
nell’alba dei nuovi cieli.