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C O M M E N T I


Riflessione sui Messaggi di Medjugorje di Don Renzo Lavatori
Messaggi...
 
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Messaggio a Marija del 25 marzo 2015

"Cari figli, anche oggi l'Altissimo mi ha permesso di essere con voi e di guidarvi sul cammino della conversione. Molti cuori si sono chiusi alla grazia e non vogliono dare ascolto alla mia chiamata. Voi figlioli, pregate e lottate contro le tentazioni e contro tutti i piani malvagi che satana vi offre tramite il modernismo. Siate forti nella preghiera e con la croce tra le mani pregate perché il male non vi usi e non vinca in voi. Io sono con voi e prego per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Commento teologico di Don Renzo Lavatori*


Un messaggio assai breve ma intenso e vibrante dell'amore materno di Maria. In esso la Vergine dichiara umilmente e devotamente la sua sudditanza al divino Volere e in tale contesto si presenta in mezzo a noi: Non viene per sua iniziativa, ma unicamente nella docilità al Padre che le "concede il permesso". Mirabile atteggiamento di sottomissione della Serva del Signore, come ha voluto definirsi Ella Stessa! I due richiami che ci rivolge sono molto forti: l'uno riguarda "la conversione", nel senso preciso di voltare pagina e aprirsi all'amore divino, cambiare rotta. La Vergine nota con una sottile amarezza che "molti cuori si sono chiusi alla grazia". Si sente il dispiacere di una Madre premurosa verso il bene dei suoi figli amati. Eppure una quantità considerevole di essi non ne prende coscienza e si lascia andare ad una vita senza fede e senza amore. Quale tristezza! Non è da escludere che fra questi ci possiamo essere noi stessi, sebbene ci diciamo cristiani, frequentiamo le funzioni religiose, facciamo i pellegrinaggi ai santuari mariani. Ma qual è il nostro atteggiamento interiore? Abbiamo veramente messo Dio al primo posto e diamo ascolto alla sua Parola di verità e di vita? Oppure siamo presi principalmente dalle cose di questo mondo e da tante preoccupazioni materiali? Ragioniamo secondo i pensieri di Dio o nostri o della mentalità mondana?

Il secondo richiamo concerne la lotta che ogni cristiano convinto deve portare avanti contro "i piani malvagi di Satana", che sta facendo man bassa su tutta la faccia della terra, sconvolgendo l'ordine e l'armonia sia della natura sia della società, ma soprattutto distoglie la mente dalla verità e trascina i cuori nel baratro delle tenebre e dell'egoismo, dell'odio e della presunzione più assurda e malvagia. Noi che cosa facciamo contro una tale diffusione del male? Spesso restiamo nell'indifferenza o nella inconsapevolezza, altre volte sentiamo la sfiducia e l'impossibilità di agire contro corrente, cadendo nell'amarezza e nell'angoscia. Mentre noi cristiani abbiamo le armi spirituali potentissime, che sono "la preghiera" e lo spirito di sacrificio, sapendo prendere "la croce" in mano, per seguire Gesù, che ha sconfitto il maligno e lo ha condannato. Se restiamo avvinti a questi due capisaldi, insieme ad altri fratelli che usano le medesime armi, certamente non solo non perderemmo mai la fiducia, ma saremmo strumenti per edificare un mondo migliore. Cristo infatti è il vincitore e noi lo siamo, se stiamo congiunti saldamente a Lui. Il male che sta dilagando assume il nome di "modernismo" per indicare quelle posizioni che non seguono più la strada maestra del Vangelo e degli insegnamenti della Chiesa, ma vanno dietro alle proprie fantasticherie e utopie ideologiche, pensando erroneamente di essere i rinnovatori del mondo, mentre ne sono i miseri disturbatori fraudolenti. Occorre dunque coraggio e tanta forza, che proviene da Cristo innalzato sulla croce e vittorioso sul principe di questo mondo.


Messaggio straordinario a Mirjana del 18 marzo 2015

“Cari figli! Vi prego con tutto il mio cuore, vi prego purificate i vostri cuori dal peccato e rivolgeteli in alto verso Dio e verso la vita eterna. Vi prego vegliate e siate aperti alla verità. Non permettete che tutte le cose di questa terra vi allontanino dalla conoscenza della vera soddisfazione che si trova nell’unione con il mio Figlio. Io vi guido sul cammino della vera sapienza perché soltanto con la vera sapienza potete conoscere la vera pace ed il vero bene. Non perdete il tempo chiedendo i segni al Padre Celeste perché il segno più grande ve l’ha già dato, ed è il mio Figlio. Perciò, figli miei, pregate affinché lo Spirito Santo possa introdurvi nella verità, aiutarvi a conoscerla e perché attraverso questa conoscenza della verità, possiate essere una cosa sola con il Padre Celeste e con il mio Figlio. Questa è la conoscenza che dona la felicità sulla terra ed apre la porta della vita eterna e dell’amore immenso. Vi ringrazio.”

Commento teologico di Don Renzo Lavatori*


Il messaggio, piuttosto denso di contenuti, può essere letto sotto quattro aspetti per decifrarne tutto il profondo valore concettuale e spirituale:

1. "Vi prego con tutto il mio cuore". La Madre prega, implora i suoi figli con l'intensità del suo amore materno, mentre normalmente avviene il contrario: i figli pregano e chiedono alla Madre. Ciò mostra una delicatezza sconfinata di Maria, la sua dolce umiltà, la sua presenza premurosa, il suo assillo materno di salvaguardare i propri figli da ogni errore e pericolo. Questo incommensurabile amore non può non toccare e commuovere il nostro piccolo cuore di figli disorientati e sofferenti, bisognosi di essere confortati, sorretti, guidati. Niente di più soave di questo atteggiamento materno! L'importante che esso penetri nel nostro animo e ci doni quella tenerezza e quella forza di cui abbiamo estrema necessità per vivere con serena speranza.

2. La richiesta della Madre costituisce l'essenza centrale della vita cristiana: il capovolgimento dei nostri orientamenti interiori. Ella ci fa capire con chiarezza e intensità che la cosa fondamentale per una sana e santa esistenza è una sola: girare lo sguardo dell'anima dalla terra verso il cielo. Purtroppo noi siamo presi dalle faccende terrene e spesse volte rimaniamo imprigionati dentro di esse, come dei poveri oppressi e angosciati. Ci riduciamo a strisciare sulla terra e a fissare l'occhio solo sui sentieri rumorosi e sconvolgenti del mondo, come animaletti con il viso volto costantemente verso il basso. La Vergine ci invita calorosamente a metterci in posizione eretta con il volto elevato verso l'alto. Proprio da là, dal cielo vengono le grazie necessarie per vivere correttamente e serenamente sulla terra. Lei lo proclama con limpida luminosità: "Non premettete che le cose di questa terra vi allontanino dalla conoscenza della vera soddisfazione che si trova nell'unione con mio Figlio". Quanta sapienza e lungimiranza materna in queste parole meravigliose! Tocca a noi saperle accogliere con docilità e concretezza, in modo da allontanarci dalla nostra mentalità mondana e materialistica, per ricuperare la vita vera, quella divina che ci purifica e ci rinnova in tutto il nostro essere. Qui sta la gioia vera e la vera sapienza del cuore. Essa ci fa assaporare la pienezza della vita, dell'amore, della gioia. Guardando al Cielo la terra appare più bella e la vita più luminosa e confortevole.

3. Anche dal punto di vista strettamente spirituale occorre avere il senso giusto e illuminato nello stabilire un sano atteggiamento di fede e di devozione, in modo da non cascare dentro le trappole dell'emozionalismo e dei sentimenti passeggeri e puramente sensibili, che passano presto e ci lasciano nell'insoddisfazione interiore, con il pericolo di perdere la fede robusta e costante che ci deve accompagnare in ogni momento sia triste sia felice. La fede va piantata sulla roccia, che è Cristo, e non sulla sabbia mobile delle nostre impressioni molto ristrette e meschine. Lo dice esplicitamente: "Non perdete il tempo chiedendo segni al Padre celeste". Questa Madre conosce le debolezze dei suoi figli, che possono fermarsi alle cose esteriori ed emotive, ricercando affannosamente i prodigi o gli eventi emozionanti piuttosto che il vero culto da rendere a Di Padre in Spirito e Verità. Purtroppo è facile cadere in simili forme devozionalistiche che possono raggiungere anche la superstizione e l'ansia di vedere e sentire "i segni". Vi è un solo segno, il più bello e il più importante: quello del Figlio Gesù, immolato per noi sulla croce e ora vivente nella gloria con la risurrezione. Lui, solo Lui, il centro, il termine, il tutto della nostra fede e della vita autenticamente cristiana. Maria ci porta a Cristo e solo verso di Lui Ella sospinge l'animo dei suoi figli. Non li conduce a sé, come se Lei fosse la persona più importante, no, la Madre mette al primo posto il Figlio suo e giustamente, perché solo Gesù è il Salvatore e il Redentore dell'umanità. Lui va amato, cercato, adorato, lodato, messo al primo posto in senso assoluto. A Lui, a Lui, al Signore Gesù l'onore, la gloria e l'amore per sempre. Lo scopo della Madre e la sua gioia stanno precisamente nel portare i figli al Figlio suo amatissimo, in Lui essi trovano la felicità vera e intramontabile.

4. Stupenda la finale del messaggio: "l'abbraccio della SS.ma Trinità". Ella ci unisce al Figlio per essere abbracciati dal Padre nella potenza dello Spirito Santo e formare così una meravigliosa unione di beatitudine infinita, anticipazione di quello che sarà il paradiso. Veramente qui sta l'apice di ogni attesa e di ogni speranza del cuore umano. Come figli dobbiamo lasciarci avvolgere dall'amore infinito con cui il Padre stringe al suo cuore il Figlio suo Gesù nel vincolo amoroso dello Spirito Santo. Se crediamo e accogliamo con semplicità e intensità questo mistero d'amore possiamo vivere nel mondo senza lasciarci travolgere dalla mondanità, per essere avvinti costantemente a Dio, come desidera Maria nostra Madre.





* Don RENZO LAVATORI, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia di Teologia, docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre Università ecclesiastiche di Roma. Conosciuto per numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria.

Originale sul Blog “Messaggi di Medjugorje“ http://goo.gl/Qnwh5I


 
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