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Risposta a evoluzionismo24 giu, 2010 | Don Renzo | ||
Per capire il ruolo di Dio nella creazione occorre precisare il concetto di creazione, cosa si intende per l'atto creatore. Creare in senso preciso significa la produzione di una entità dal non essere all'essere, cioè porre in esistenza le cose dal nulla. Questo passaggio dalla non esistenza all'esistenza è un atto che può essere compiuto solo dalla onnipotenza di Dio. Il libro della Genesi infatti usa un vocabolo (berit) che sottolinea questo aspetto di una radicale e totale produzione da ciò che prima in assoluto non esisteva. Tale azione si differisce da ogni altra azione di intervento su ciò che già esiste, come l'atto di un artista che plasma la creta o la materia già esistente. Il salto metafisico dal nulla all'essere rivela l'azione pienamente idonea solo all'essere divino, colui che esiste per se stesso e non può non esistere. Tutte le realtà create invece esistono perchè hanno cominciato ad essere e perciò non sono necessariamente esistenti. In filosofia si dice che esse sono enti contingenti perchè possono essere e non essere, mentre Dio è l'essere in assoluto.Chiarito questo concetto dell'atto creatore si può capire il ruolo indispensabile di Dio, che non può essere sostituito da nessun altro soggetto. Occorre anche chiarire che Dio non solo pone in essere le cose, ma le sostiene costantemente nell'esistenza, in modo che se l'azione di Dio venisse meno, tutto il creato precipiterebbe di nuovo nel nulla. Da quì l'espressione evangelica in cui si afferma che anche i capelli del nostro capo sono contati da Dio nel senso che essi sono conservati propriamente dal sostegno divino. Inoltre Dio conosce perfettamente tutte le cose che ha creato e nulla sfugge alla sua onniscenza. Sotto tale aspetto ogni ente creato, anche il più piccolo e insignificante, rientra nella visione universale e particolare che possiede il Creatore. Tuttavia si deve anche ribadire che Dio svolge questo grande compito verso le sue creature servendosi anche delle cause cosiddette "seconde". Ciò comporta che egli per svolgere il compito di donare e conservare l'essere usa anche di altri soggetti creati che si pongono al suo servizio e per mezzo dei quali Egli porta avanti l'esistenza e la vita nell'universo. Per esempio si serve dell'atto sponsalle tra uomo e donna per trasmettere la vita ad altri uomini; così si serve del moto degli astri per segnare il percorso del tempo e così via. Per questa ragione l'atto creatore appartiene esclusivamente a Dio, mentre l'atto conservatore abbraccia anche la compartecipazione di soggetti creati per svolgere ogniuno la propria funzione. Da quì nascono l'ordine e l'armonia del creato. | |||









Evoluzionismo e fede: il Messia siamo noi???
Giancarlo






