Benvenuto nel sito di Don Renzo Lavatori                                                                                                        

 

F O R U M




 
Che differenza c'è tra maledizione e magia nera?
 10 mag, 2016
Giancarlo  
 

Che differenza c'è tra maledizione e magia nera?
 
     
Reply

  Re: Che differenza c'è tra maledizione e magia nera?
  10 mag, 2016
Don Renzo  
 
 
 
Caro Giancarlo scusa il ritardo, perché solo ora ho avuto un po’ di tempo.
La maledizione o imprecazione consiste nel dire o desiderare il male alle persone o agli animali con una specie di frase per esprimere la disapprovazione su certi comportamenti o azioni malvagie che procurano effetti indesiderati. Se la maledizione è mossa da uno spirito di odio o di desiderio cattivo o di vendetta spietata, allora essa è negativa e non va esercitata. Se invece costituisce una legittima difesa o anche lo scioglimento di un ostacolo che impedisce di fare il bene, allora può avere una giustificazione, come quando Gesù maledice il fico in ragione della mancanza di frutti. Si tratta perciò di un modo di sentire e parlare del soggetto umano, il quale non si serve di mezzi o strumenti specifici come gli spergiuri e gli intrugli magici per arrivare al suo scopo, quanto piuttosto di un desiderio verso il prossimo meritevole di punizione.
La magia nera invece comprende quelle azioni o artifici fatti appositamente per causare del male alle persone avverse o antipatiche. In questo caso chi fa la magia usa delle modalità che si collegano all’azione malefica propria dello spirito maligno. Per questa ragione la magia nera è profondamente negativa e causa effetti deleteri su chi la riceve, perché vi è connessa l’azione satanica. In effetti essa può provocare infestazioni o vessazioni o addirittura possessioni diaboliche. Per ovviare o riparare a questo influsso malefico occorre rivolgersi al sacerdote o usare i mezzi che la Chiesa offre ai suoi fedeli. Non si può ricorrere ad altri spergiuri magici che causerebbero effetti peggiori, ma semplicemente fare uso di mezzi spirituali come la benedizione sacerdotale, la frequenza dei sacramenti in particolare la confessione e la santa eucaristia, recitare il rosario personalmente e in famiglia, chiedere aiuto alla preghiera degli amici credenti e praticanti, fare pellegrinaggi e digiuni fino ad ottenere la liberazione. Se invece vi è una possessione diabolica allora è necessario l’intervento del sacerdote esorcista, che esercita tale ministero con il potere di Cristo ricevuto nell’ordinazione sacerdotale e con il mandato del proprio vescovo.

 

 

mistagogia.net